Quando si perde una persona cara, il dolore e lo smarrimento possono rendere ogni decisione un peso enorme. Rispondere alla domanda: “quali sono le fasi di un funerale?” e cosa aspettarsi durante la cerimonia può aiutare a vivere quel momento con maggiore consapevolezza e serenità. Si tratta di un percorso che, seppur carico di tristezza, è un’occasione per onorare la memoria di chi non c’è più e per trovare conforto nella comunità.
Questa guida è pensata per offrire una visione chiara e rispettosa di ogni passaggio, concentrandosi in particolare sul rito religioso, che a Milano e in Lombardia segue ancora una tradizione ben definita. Il nostro obiettivo è aiutarti a comprendere i vari momenti, passo dopo passo, con la discrezione e il supporto che Onoranze Funebri Bausan offre da sempre alle famiglie. Non ci limiteremo agli aspetti burocratici o quelli organizzativi (sebbene un breve cenno sarà necessario), ma ci concentreremo sul significato spirituale e sul percorso emotivo che si vive durante la cerimonia.
Quali sono le fasi di un funerale? La visione d’insieme
Il rito funebre, nella sua forma più tradizionale, è un cammino che accompagna il defunto e i suoi cari verso l’ultimo saluto. Questo percorso può essere visto come una sequenza di momenti distinti, ciascuno con un proprio significato. In sintesi, le fasi del rito funebre sono:
- Accoglienza e ingresso: l’arrivo del feretro in chiesa e i primi riti.
- Liturgia della Parola: letture, Vangelo e omelia per riflettere sul mistero della morte e della vita eterna.
- Liturgia Eucaristica: la celebrazione della Messa, se prevista.
- Ultima raccomandazione e commiato: i riti finali prima dell’uscita del feretro.
- Accompagnamento al cimitero o al crematorio: il viaggio finale verso il luogo di sepoltura o cremazione.
È importante sottolineare la differenza tra il rito esequiale con Messa e il rito senza Messa. Il rito con Messa è la forma più completa, che include la celebrazione dell’Eucaristia. Quello senza Messa è più breve e si concentra sulla Liturgia della Parola e sul commiato. La scelta dipende dalle volontà della famiglia e dal defunto, ma spesso è la prassi in determinate circostanze o per motivi logistici.
Riti di accoglienza e ingresso in chiesa
Il primo e toccante momento del funerale è l’ingresso in chiesa. È qui che il dolore privato diventa un dolore condiviso, e la comunità si stringe intorno alla famiglia in lutto.
Arrivo del feretro, saluto alla porta, asperges, incensazione
Il corteo funebre arriva in chiesa, con il feretro posizionato su un carro funebre. All’ingresso, il sacerdote o il diacono accoglie la salma con parole di conforto e speranza. La bara viene poi cosparsa di acqua benedetta (l’asperges) in ricordo del Battesimo e incensata, un gesto che simboleggia l’onore tributato al defunto e la preghiera che la sua anima ascenda a Dio. Questi gesti, semplici ma carichi di significato, rappresentano l’accoglienza del defunto nella casa del Signore e l’inizio del cammino verso l’eternità.
Come avviene la chiusura di una bara: tempi e aspetti pastorali
Prima dell’ingresso in chiesa, un momento di grande intensità emotiva è la chiusura della bara. Spesso, le famiglie si chiedono chiudendola in modo definitivo. Questo avviene di solito poco prima della partenza del corteo funebre dall’abitazione, dalla casa funeraria o dalla camera mortuaria. La decisione spetta alla famiglia, che può decidere di chiudere la bara privatamente o in presenza di un nostro incaricato. È un momento intimo, l’ultimo saluto visivo, che segna l’inizio del percorso finale.
Navigare il dolore è un percorso delicato. Per ripondere chiaramente alla domanda: “quali sono le fasi di un funerale?”, puoi contare su di noi. Contattaci per un supporto discreto al +390239320318.
N.B. Spesso si è portati a credere che il funerale si debba fare dopo 3 giorni, ma in realtà questo non è un obbligo. Il perché il funerale si fa dopo 3 giorni è legato a diversi fattori. Dal punto di vista della prassi, spesso è il tempo necessario per il disbrigo delle pratiche burocratiche e per permettere a tutti i familiari, anche quelli lontani, di raggiungere il luogo della cerimonia. Dal punto di vista pastorale, la cifra “tre” ha un significato simbolico nella tradizione cristiana (la Resurrezione di Cristo al terzo giorno), anche se non è una regola liturgica rigida.
Il feretro, una volta entrato, viene posto al centro della navata, con i piedi rivolti verso l’altare. Accanto, vengono posizionati il cero pasquale, simbolo di Cristo risorto, e la croce, a rimarcare il legame profondo tra la vita del defunto e la fede cristiana.
Liturgia della Parola
Dopo i riti di accoglienza, si entra nel cuore della celebrazione funebre, un momento di profonda riflessione e ascolto della Parola di Dio.
Letture, Salmo, Vangelo e Omelia
La Liturgia della Parola è il fulcro del rito funebre. Le letture, scelte dalla Liturgia della Chiesa, sono un messaggio di speranza e consolazione. Viene poi proclamato il Salmo, che è una preghiera cantata o recitata, e infine il Vangelo, il cui annuncio è il messaggio centrale della fede cristiana. L’omelia, tenuta dal sacerdote, ha il compito di contestualizzare le letture, riflettere sul mistero della morte e della vita eterna e, con delicatezza, ricordare la figura del defunto nella luce della fede.
Preghiera dei fedeli e ricordo del defunto
Dopo l’omelia, la comunità si unisce nella preghiera dei fedeli, intercedendo per il defunto, per i familiari, per chi soffre e per tutti i defunti. In questo momento, la famiglia può leggere un breve ricordo, un’orazione o una testimonianza. È un modo per onorare in modo personale e sentito la memoria della persona che è venuta a mancare.
A Milano e in Lombardia, il supporto di un’agenzia come la nostra è fondamentale per coordinare i tempi e i modi di questi interventi, assicurando che tutto si svolga con fluidità e rispetto.
Liturgia eucaristica (se prevista)
Se il rito funebre include la Messa, si prosegue con la Liturgia Eucaristica, il momento più solenne della celebrazione.
Offertorio, Preghiera eucaristica, Comunione
La Liturgia Eucaristica si apre con l’offertorio, dove il pane e il vino vengono presentati all’altare. Segue la Preghiera eucaristica, il cuore della Messa, dove il sacerdote invoca lo Spirito Santo perché trasformi il pane e il vino nel corpo e sangue di Cristo. Infine, il rito si conclude con la Comunione.
Differenze quando si celebra senza Messa
Nel caso in cui non si celebri la Messa, dopo la preghiera dei fedeli si procede direttamente al rito della benedizione e del commiato. Questo rito, pur essendo più breve, non è meno significativo. Il sacerdote o il diacono benedice il feretro e la comunità, invitando tutti a un ultimo saluto silenzioso.
Un breve cenno merita il funerale di un sacerdote. Il rito è simile a quello di un laico, ma include alcune particolarità e segni distintivi, come ad esempio la celebrazione da parte del vescovo o di un altro sacerdote e l’uso di specifici paramenti liturgici.
In un momento di smarrimento, la conoscenza rassicura. Se ti stai facendo la domanda: “Quali sono le fasi di un funerale?” e come affrontare ogni passaggio, chiama Bausan Onoranze Funebri al +390239320318.
Accompagnamento al cimitero o al crematorio. Riti finali: incensazione, benedizione, consegna ai necrofori
Dopo la Liturgia Eucaristica (o la Liturgia della Parola), si svolgono i riti di “ultima raccomandazione e commiato“. Il sacerdote incensa e benedice il feretro per l’ultima volta. Questi gesti simboleggiano l’onore della comunità verso il defunto e la speranza nella vita eterna. Il sacerdote pronuncia le parole di commiato, affidando l’anima del defunto a Dio.
Come esce la bara in chiesa: processione, silenzio, eventuali canti
Al termine del rito in chiesa, la bara viene portata a spalla dai necrofori, spesso accompagnata da una processione silenziosa, mentre l’organo suona una melodia solenne. È un momento di grande solennità e rispetto, in cui la comunità accompagna il defunto verso l’uscita. I canti o la musica, se scelti, devono essere in linea con il momento di raccoglimento. Fuori dalla chiesa, i congiunti attendono il feretro per l’accompagnamento al cimitero o al crematorio.
Al cimitero o al crematorio: cosa avviene
Benedizione alla tomba o al loculo; momenti di preghiera
Arrivati al cimitero, il feretro viene portato al luogo della sepoltura. Se si tratta di un inumazione, la bara viene calata nella terra, mentre se si tratta di una tumulazione, viene collocata in un loculo o in una tomba di famiglia. Il sacerdote o un incaricato di Bausan può recitare una breve preghiera di benedizione, e la famiglia può recitare un’ultima preghiera.
Se si sceglie la cremazione: rispetto della dottrina cattolica
Se la scelta è la cremazione, il feretro viene accompagnato al forno crematorio. La Chiesa cattolica non proibisce la cremazione, a patto che non sia stata scelta per motivi contrari alla fede. Una volta che le ceneri sono pronte, l’urna può essere conservata in un cimitero, affidata a un familiare o, in casi specifici, dispersa secondo le norme vigenti.
Conclusione
Speriamo di aver chiarito le fasi di un funerale, perché è un passo importante per affrontare il delicato percorso di un addio. Dalla scelta del rito all’accompagnamento finale, ogni passaggio ha un suo significato profondo e aiuta a vivere questo momento con maggiore consapevolezza. In ogni fase, la discrezione e la professionalità sono fondamentali. Per questo, Bausan Onoranze Funebri offre un supporto completo e rispettoso, che ti solleva da ogni preoccupazione pratica e burocratica, permettendoti di concentrarti sul tuo dolore e sul ricordo della persona amata. Siamo qui per te, pronti a offrirti una guida rispettosa e discreta, a Milano e in tutta la Lombardia.